Il forte attaccante Marco Moras è un nuovo giocatore dell’Arzignano Valchiampo, alla corte di Mister Bianchini per la stagione 21-22. Classe ’95, il giocatore originario di Pordenone arriva dalla Manzanese, club friulano dove ha militato nella stagione appena conclusa.
Definito il calciatore maggiormente decisivo nel girone C di serie D, per il campionato 20-21, ha siglato 16 reti totali in stagione conquistando il titolo di capocannoniere della squadra e portandosi al quarto posto della classifica generale del girone.
Ora è pronto ad indossare la maglia dell’Arzignano Valchiampo e cominciare una nuova stagione.
«Sono molto contento. Questa trattativa è da un po’ che va avanti. So che mi volevano il Presidente, il Direttore Sportivo e il Mister. Posso solo che essere contento di essere qui ed intraprendere questa nuova avventura per togliermi nuove soddisfazioni sia a livello personale che di squadra – commenta Marco Moras –. Penso che l’Arzignano meriti altri palcoscenici rispetto alla serie D e spero di dare il mio contributo per raggiungere insieme la categoria superiore. Sono soddisfatto: non ho avuto alcun dubbio sulla scelta da fare. Non vedo l’ora di cominciare, ho tanto entusiasmo. È un progetto importante».
Cresciuto nelle giovanili di Portogruaro e Udinese, Marco Moras in carriera ha vissuto il Professionismo della serie C con i colori della Lupa Roma. Seguono i club di serie D: Matelica, Fontanafredda, Cjarlins Muzane, Luparense, Matai e Manzanese. «Gioco a calcio da quando avevo 4 anni. Penso di essere nato con il pallone tra i piedi. Ho iniziato fin da piccolo vicino casa. Poi sono passato a Portogruaro dove è cominciata la mia carriera, esordendo tra i Professionisti a 16 anni. Ho firmato poi il contratto a Udine e sono stato dato in prestito a Roma. Ho girato varie zone – prosegue –. Nella mia vita ho vissuto anche un periodo difficile. Una serie di infortuni consecutivi, in 2-3 anni, mi avevano fatto pensare di smettere di giocare a 22 anni. Grazie all’aiuto della mia famiglia, ho continuato ad andare avanti e giocare: è la passione che ho da sempre. Sono riuscito ad avere così continuità anche a livello fisico, ed è molto importante dopo anni sfortunati. Spero di dare il mio contributo con questa maglia e farmi conoscere in campo, regalando gioie ai tifosi dell’Arzignano, e per la persona che sono».
Prima viene la persona, quindi, per Moras. Poi il giocatore. «Penso che il gruppo sia un aspetto molto importante che tanti non addetti ai lavori magari sottovalutano. Si pensa sempre che mettere insieme un gruppo di giocatori forti sia la chiave per vincere. Il gruppo che fa vincere, invece, secondo me è quello composto prima da persone e poi da giocatori. È importante lottare per lo stesso obiettivo. Le maggiori soddisfazioni le ho avute nei gruppi dove fuori dal campo si stava bene insieme: di conseguenza in campo avevi quel qualcosa in più per correre anche per il compagno e lottare per lui. Non solo la qualità del singolo giocatore porta a vincere».
Il sogno del nostro numero 10. «Come per tutti, il sogno è quello di arrivare più in alto possibile. A 26 anni ho ancora aspirazioni. Mi ritengo giovane e posso fare ancora tanto. Qualsiasi sia la categoria, lo deciderà il destino. Riguardo al presente, ho obiettivi alti: provare a vincere il campionato con l’Arzignano Valchiampo e toglierci grandissime soddisfazioni».